Il Gruppo Podistico Avis Locate Triulzi, organizzatore della Stralocate e della CorriLocate, é nato nel lontano 1977, un po’ per passione e un po’ per “ridurre” il livello del colesterolo e dei grassi in eccesso mettendo in primo piano “il movimento” soprattutto la corsa a piedi.

lunedì 18 novembre 2013

Come scegliere le scarpe da running

 

 
E come promesso eccomi qui di nuovo ....
 
Nello scorso articolo vi avevo parlato di quanto l'abbigliamento tecnico per un runner fosse importante, ma le scarpe meritano una parentesi a parte perchè per correre abbiamo bisogno di un valido "supporto".
 
Sfatiamo subito il mito che sono sufficienti un paio di scarpe e una tuta. No, non è assolutamente così. Forse la tuta può passare, ma le scarpe devono rispondere a certi criteri, questo per evitare tendiniti, dolori articolari e muscolari.
 
"Le scarpe per correre devono essere comode, traspiranti, ben ammortizzate e soprattutto adeguate al peso e alla forma del piede di chi le indossa" spiega Paolo Fossati, maratoneta e titolare del negozio specializzato in calzature per il running Verde Pisello di Milano.
Quindi prima di infilarvi ai piedi un paio di scarpe qualsiasi, ascoltate i consigli di un esperto.

Scegliete il morbido
Le calzature per la corsa si classificano da A1 (le più leggere, pensate per i professionisti) ad A4 (chiamate anche 'Stabili', con un forte potere ammortizzante e quindi adatte a podisti sopra i 90 kg di peso). Se avete a cuore le vostre articolazioni chiedete un tipo A3: con un peso nella norma sono quelle che vi garantiscono il massimo ammortizzamento e la massima protezione.
Ma attenzione: ogni marca e modello sono diversi, quindi non scegliete in base ai colori o alla pubblicità, ma il modello adatto alla conformazione del vostro piede.

Pianta larga o stretta?
Non è un dettaglio da poco, soprattutto perché durante la corsa il piede tende a gonfiarsi ed ha bisogno di muoversi leggermente. Quindi se avete una pianta del piede larga, non utilizzate un modello sottile, o viceversa, altrimenti dopo pochi chilometri dovrete fare i conti con vesciche e dolori vari. Altro fattore di cui dovete tener presente è il collo del piede: se avete un collo alto prendete una scarpa abbondante all'allacciatura e concedetevi modelli più affusolati solo se avete un piede snello e dal collo basso e sottile. Infine, per tutti questi motivi, una scarpa da running è da acquistare sempre 1/2 oddirittura 1 punto più grande rispetto alle scarpe che utilizzate normalmente altrimenti lo sfregamento nella zona anteriore vi procurerà vesciche e unghie nere.

Controllate come appoggiate il piede
La maggior parte delle persone appoggia il piede in modo neutro o supino, cioè verso l'esterno, e, di conseguenza, la maggior parte delle calzature da running, soprattutto le A3, sono pensate per questi podisti. Se invece siete dei pronatori, ovvero appoggiate il piede verso l'interno, scegliete il tipo A4 antipronazione, con un sostegno nell'interno piede in grado di preservare tendini, muscoli e articolazioni dalle conseguenze di questo tipo di appoggio. Come capire il modo in cui appoggiate il piede? I negozi specializzati hanno delle macchine apposite, quindi chiedete di farvi fare il test a mio avviso fondamentale.
 
Quando è ora di cambiare le scarpe?
Se non usate un modello da competizione, potete percorrere fino a circa 1000km (anche se è molto soggettivo, c'è chi dice fino a 600/700 km), ma piuttosto che affidarvi ad uno strumento che misura le vostre percorrenze, quando siete in dubbio eseguite dei test empirici. Per esempio se la scarpa non è più bilanciata è ora di cambiarla: vi basta appoggiarla sul tavolo e guardare se pende da una parte.
E poi controllate l'avampiede: se premete con il pollice nella zona in cui ci sono gli intagli per la flessione del piede, e il materiale cede come se fosse 'sgonfio', significa che la scarpa è ormai scarica.
E quindi, è ora di cambiarla!!!
 
Allora, cosa ne dite?
A questo punto avete tutte le informazioni per fare la vostra prima uscita, io vi aspetto!!!
Alla prossima,
la Iv

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